ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GIORNALE DI BRESCIA Venerdì 29 marzo 2002

Piero Ferrari

Dopo le segnalazioni degli Usa e dei Servizi segreti di possibili attentati dei fondamentalisti islamici nei giorni di Pasqua

 

Il Governo ridimensiona l’allarme terrorismo
Ma restano alti i controlli in tutta Italia e in particolare a Milano, Verona, Venezia e Firenze


 

ROMA - Allarme terrorismo islamico, 48 ore dopo. Ma è poi vero, come segnalato dagli Stati Uniti e rilanciato dai nostri Servizi segreti, che quattro città italiane (Milano, Verona, Venezia e Firenze) sono nel mirino di Al Qaida? Dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al ministro dell’Interno Claudio Scajola, dal ministro della Difesa Antonio Martino al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, fino al giudice milanese Stefano Dambruoso, ieri si è cercato di ridimensionare, senza con questo peccare di superficialità di fronte all’informativa ricevuta dagli Usa. «Le informazioni che ci arrivano ci inducono alla serenità - ha dichiarato il premier -. Non ci sembra che esistano motivi di preoccupazione fuori dalla situazione che tutti conosciamo». Del resto - ha aggiunto Berlusconi - «non è che il ministro dell’Interno ha la sfera di cristallo che dà risultati certi». Intanto, comunque, sono stati rafforzati i controlli in tutta Italia ma particolarmente nelle città indicate e innanzitutto in aeroporti, porti e stazioni. Gli italiani dunque - ha osservato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano - dovrebbero «tranquillamente godersi» le vacanze di Pasqua. E per dimostrare che la minaccia non è specifica, Scajola ha già fatto sapere che domenica prima assisterà a Firenze allo «scoppio del carro» e al «volo della colombina» e poi andrà a Venezia. «Devo precisare - ha precisato il ministro in un’intervista alla Cnn - che, pur esistendo un avvertimento di carattere confidenziale che ci ha spinto ad alzare la guardia, non ci sono riscontri specifici. D’altra parte viviamo in un periodo di terrorismo internazionale, quindi queste minacce vanno prese seriamente». Così, al di là della polemica aperta dal ministro Martino che ha trovato «infelice e inopportuna» la decisione di divulgare l’allarme, rimane alto il livello di protezione da parte delle forze dell’ordine, mentre esprimono preoccupazione gli operatori turistici. Quanto ai sindaci delle città interessato, a Milano Gabriele Albertini ha assicurato: «Non c’è alcun pericolo, ma solo il rischio di fare da cassa da risonanza al terrorismo interno e internazionale». Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenica, ha invece ricordato che «non è la prima volta che sono diramate segnalazioni di questo tipo. Ad ogni modo, sono state ulteriormente aumentate le misure di sicurezza, già elevate, previste per questo periodo pasquale». A Venezia, infine, Paolo Costa ha tagliato corto: «Credo che il miglior modo per rispondere a questi allarmi sia di non cambiare abitudini».

 

vedi i precedenti interventi